Storia dello Zafferano
Le sue origini sono mediorientali ma già dall’ antichità è conosciuto e apprezzato anche in India e Cina. Il primo documento storico che attesta l’ uso dello zafferano (Crocus Sativus) risale al XV secolo a.C..
Omero, Ippocrate e Plinio lodano le sue proprietà nelle loro opere ed è inoltre presente una sua raffigurazione nei dipinti della città greca di Cnosso.
Nel VIII secolo d.C. arriva in Spagna attraverso i conquistatori arabi diffondendosi rapidamente in Europa giungendo in Italia nel XIV secolo grazie all’ operato di un monaco abruzzese.
Fu nel medioevo comunque che lo zafferano iniziò ad essere coltivato con modalità estensiva nelle regioni del sud Italia, in Umbria e in Toscana.
Nonostante le sue origini antiche e il rinnovato successo degli ultimi decenni, il mercato dello zafferano nel nostro paese resta decisamente di nicchia, subendo la concorrenza di quello importato dall’ Iran, dal Marocco e dalla Spagna.
Il risultato è che nonostante le condizioni pedoclimatiche del nostro paese siano ottimali e nonostante il vantaggio di proporre prodotti di qualità superiore, riconosciuti al livello internazionale, l’ Italia è ancora oggi costretta ad importare la spezia. Lo zafferano commercializzato in Italia resta perlopiù di provenienza estera, a prezzi ridotti, poiché di qualità inferiore.
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